Marcantonio Franceschini an Johann Adam Andreas I. von Liechtenstein: Er retourniert die erhaltenen Zeichnungen der zwei Zimmer im Gartenpalais in der Rossau und legt dem Brief eine Liste der Themen aus den Metamorphosen des Ovid bei, die seiner Meinung nach für die beiden Zimmer in Frage kämen. Er verspricht, die Arbeit ohne jede fremde Hilfe eigenhändig auszuführen und ersucht um die Überweisung des vereinbarten Vorschusses.
Marcantonio Franceschini (1648–1729)
Bologna, 12.11.1692
- Material/Technik
- Original (eigenhändig), Feder auf Papier, 2 Blätter, Wasserzeichen, Faltspuren
- Masse
- 27,0 × 19,5 cm (geschlossen), 27,0 × 39,0 cm (geöffnet)
- Künstler/Beteiligte
- Marcantonio Franceschini
Seren(issi)ma Altezza
Rimando inclusi i disegni, de quali, conforme i riveritissimi comandamenti dell’A(ltezza) V(ostra) S(erenissima), ne hò tenuto copia simile, e negl’uni e negl’altri ho fatto, come vedrà, i numeri uniformi. Se hò richiesto le misure in fili non è, che io non le intenda benissimo ne presenti disegni, mà perche non posso la larghezza precisa delle cornice, che fare se li devono attorno, e per esser sicuro di non errare.
Il mandare li schizzi conforme V(ostra) A(ltezza) m’accenna, per esser cosa, che richiede molto tempo, mi viene impossibilitato dalle molte mie occupazioni, e però m’appiglio al secondo comando più sbrigativo, e le invio la nota di quelle storie, ò favole, che si potrebbero fare, e farò quando dall’A(ltezza) V(ostra) vengano approvate, che se nò, son sempre pronto a travagliare ne pensieri, che dall’A(ltezza) V(ostra) mi saranno prescritti, accertandola d’ogni mia premura, et applicazione per renderla ben servita, e che per arrichire non perdonarò à fatica, ne sarò avaro in aggionger figure, dove conoscerò il bisogno.
Il Quaini abita da una parte della città, et io dall’altra; è vero, che ne lavori sul muro a fresco l’ho pregato più d’una volta d’aiuto, ma ne quadri sù la tela, et ad oglio egli costuma fare i suoi da se, et io i miei, e però V(ostra) A(ltezza) in questo può viver quieta, e credere, che la riputazione, e l’honore mi sono più cari d’ogni tesoro.
La Venere è gia disegnata, e quanto prima penso dipingerla, con speranza sodisfarà l’A(ltezza) V(ostra), perche non vi saranno tanti panni, come pare, che dubiti. L’altro quadro della misura tempo fà trasmessa procurarò preparare il più presto mi sarà possibile. Son certo d’ogni cortesia e generosità dall’A(ltezza) V(ostra) per animarmi alla fatica, et attendo con le misure, che desidero più grandi, che sia possibile, anche la caparra conforme il motivatomi, per poter preparare ciò, che occorre all’incaminamento dell’opera e le faccio profondissima riverenza.
Bologna 12 novembre 1692
Dell’A(ltezza) V(ost)ra Ser(enissi)ma umiliss(i)mo riv(erendissi)mo obblig(atissim)o servo Marco Ant(oni)o Franceschini
Herbert Haupt, Ein liebhaber der gemähl und virtuosen ... Fürst Johann Adam I. Andreas von Liechtenstein (1657–1712)
(Quellen und Studien zur Geschichte des Fürstenhauses Liechtenstein, III/2), Köln–Weimar–Wien 2012, 226f.